È possibile difendersi dalla processionaria? Certo che si!
In questo articolo parleremo dei maggiori metodi utilizzati per eliminare la processionaria, non prima però di fare le dovute premesse sulla specie, sui danni ecologici che può provocare e sulla pericolosità per il mondo vegetale e animale.
Cos’è la processionaria?
La processionaria è un artropode appartenente alla famiglia delle Notodontidae, ossia è un tipo di insetto che fa parte al gruppo dei lepidotteri caratterizzato dalla metamorfosi da bruco a ninfa per poi trasformarsi nella fase adulta ad una farfalla e nello specifico ad una falena, la cui vita è piuttosto breve (solo pochi giorni).
Esistono circa 40 specie di processionaria e, tra queste, la specie più diffusa in Italia è la Thaumetopoea pityocampa (o precessionaria del pino), mentre in Europa del nord è concentrata la processionaria della quercia.
Si tratta di un insetto altamente distruttivo per i pini poiché li priva del fogliame provocando dunque defogliazione e indebbolimento della pianta. Tale insetto è ricoperto da una fitta peluria invisibile (circa 600.000 peli) dal potere urticante in grado di causare irritazioni e allergie anche gravi nell’uomo e negli animali. Inoltre, questi peli rappresentano una potenziale difesa in caso di attaco da parte dei predatori: li possono lanciare contro il nemico per difendersi.
Periodo di contatto
Il rischio di incontrare la processionaria è maggiore in primavera, quando le larve lasciano la pianta ospite, nonché il proprio nido, per interrarsi e dare inizio alla metaforfosi ed apparire sotto forma di falene in estate.
Processionaria: i rischi
La processionaria rappresenta un pericolo sia per l’uomo che per gli animali. Come già detto il periodo di maggior rischio di contatto è in primavera e va da inizio marzo fino alla fine di aprile.
Ogni contatto con la processionaria non va mai trascurato e deve essere valutato con attenzione da un medico veterinario. È fondamentale agire rapidamente per evitare danni irreversibili.
Se i bambini entrano in contatto con i peli urticanti della processionaria, è sempre meglio recarsi rapidamente dal pediatra. Per sintomi più gravi come vomito, difficoltà respiratorie o dolori addominali è invece raccomandato di dirigersi al pronto soccorso il prima possibile.
I rischi per l’uomo
Nel caso di contatto con la pelle la processionaria può causare una dolorosa eruzione cutanea con notevole prurito. A contatto invece con gli occhi provoca bruciore e rossore. Se per sbaglio vengono inalati i peli urticanti, si creano irritazioni alla vie respiratorie con starnuti, mal di gola e difficoltà respiratorie. In caso di ingestione, infine, si verifica un’infiammazione delle mucose della bocca e dell’instestino con sintomi di vomito e aumento della salivazione.
I rischi per gli animali
La processionaria risulta molto pericolosa in particolare per i cavalli, cani e gatti, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti dell’insetto.
Nel caso specifico di un cane entrato a contatto con il bruco della processionaria, mostrerà dei sintomi evidenti come infiammazione acuta delle mucose, necrosi dei tessuti e nel caso di contatto con gli occhi può causare un rapido sviluppo di congiuntivite con estremo rossore.
È evidente che siamo in presenza di una sintomatologia molto grave. In mancanza di soccorso, le condizioni dell’animale tendono a peggiorare rapidamente e la lingua può arrivare a gonfiarsi al punto tale da portare al soffocamento.
Come intervenire in presenza di processionaria?
In presenza di nidi di processionaia, la legge italiana prevede l’obbligo di un intervento mirato ad estirpare l’infestazione. Un simile intervento è utile non solo per preservare la specie botaniche colpite, ma anche per evitare contatti indesiderati.
Stagione invernale
Durante l’inverno vanno tagliati e distrutti i nidi, adottando le misure di protezioni individuali fondamentali per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. La distruzione meccanica dei nidi consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria ed è bene fare questa operazione in inverno in quanto le larve sono ancora presenti nel nido.
Stagione primaverile/estiva
Verso il mese di giugno, possono essere installate delle trappole a feromoni per impedire l’accoppiamento degli adulti. Tali trappole sono assolutamente innocue per l’uomo e servono ad impedire la riproduzione degli insetti defogliatori.
Stagione autunnale
Solo all’inizio dell’autunno sulle piante infestate nell’inverno precedente è possibile eseguire dei trattamenti a base di Bacillus thuringiensis. Si tratta di un batterio sporigeno naturalmente presente nel terreno che produce dei cristalli proteici che una volta ingerite dalle larve producono la paralisi della muscolatura intestinale e conseguentemente la loro morte entro 5 giorni.
Bacillus thuringiensis
Va qui ricordato che questa tipologia di prodotto è un insetticida biologico in quanto si tratta, come già detto, di un batterio presente nel terreno, quindi di origine naturale e oltre tutto non ha nessun tipo di tossicità nei confronti dell’uomo, delle piante e degli animali.
Tale batterio è efficace solo nei confronti delle larve e per tal ragione è uno dei pochissimi insetticidi il cui uso è consentito in agricoltura biologica.
Perché affidarsi ad un professionista?
La lotta alla processionaria è obbligatoria in Italia, secondo quanto stabilito dal Decreto del 17/04/1998 – Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro la processionaria del pino “Thaumetopoea pityocampa”.
I trattamenti di disinfestazione da processionaria non possono essere eseguiti in autonomia considerata la pericolosità urticante di questo insetto.
Richiedere l’intervento di un professionista nella lotta ai bruchi della processionaria è la soluzione più sicura ad efficace per i seguenti motivi:
- si evita il rischio di punture;
- non è necessario utilizzare attrezzature personali;
- l’accesso ai nidi e la loro rimozione vengono effettuati da un personale qualificato.
Se riscontri la presenza di un’infestazione di processionaria o se vuoi prevenire la loro presenza presso la tua proprietà, non esitare a contattarci.